Evento IAAD : 14.12.2024
Designer Needed? Here we IAAD.
in collaborazione con FASHION REVOLUTION
Data:
Giovedì 9 Giugno 2022
Orario:
Dalle 10:00 alle 18:00
Il recupero creativo degli oggetti della nostra memoria è la chiave per una nuova rinascita di valori e sistemi che possono condurci verso un futuro migliore.
Il recupero creativo degli oggetti della nostra memoria è la chiave per una nuova rinascita di valori e sistemi che possono condurci verso un futuro migliore.
Il workshop è dedicato alla scoperta di come ciò che sembra rotto o fuori moda possa essere modificato e arricchito per creare un oggetto nuovo e desiderabile. Con la guida amorevole di due creativi d’eccezione, Barbara Guarducci di Mending for good e Andrea Francardo di Nasco Unico, capi di abbigliamento ormai obsoleti potranno essere salvati e rigenerati.
Questa attività nasce dalla collaborazione tra BRA-VERY BAR e Fashion Revolution Italia.
Fashion Revolution è un movimento nato nel 2013 dopo il crollo della fabbrica Rana Plaza che ha ucciso 1138 persone. La Mission del movimento è quella di risvegliare le coscienze dei consumatori per renderli una leva di cambiamento positivo per l’industria della moda.
La coordinatrice italiana di Fashion Revolution Marina Spadafora sarà presente all’inaugurazione per salutare e parlare del valore dell’Upcycling.
Gli studenti saranno divisi in due gruppi che lavoreranno su maglie e giacche. Porteranno un loro capo che vorranno abbellire, aggiustare, stravolgere e lo faranno con l’aiuto di esperte del settore.
Motivational speech by Gabriella Crafa – Diversity Lab Vice president
Workshop Leader: Marina Spadafora – Co-founder Fashion Revolution
Project Leader:
Fashion revolution
Questo movimento prende forma nel 2013 e si batte contro un mondo –quello della moda– che troppo spesso ignora i diritti dei lavoratori e l’impatto che l’industria tessile ha sul nostro pianeta.
Nasce infatti come risposta ai ritmi spesso disumani imposti dall’industria fast fashion, che sono stati la causa della tragedia di Rana Plaza in Bangladesh, nella quale 1.129 lavoratori di fabbriche tessili persero la vita, schiacciati dalle macerie dell’edificio, che crollò per la mancanza di norme sulla sicurezza.
Fashion Revolution è un movimento globale formato da attivisti che credono in una diversa industria della moda, capace di rispettare i diritti umani e l’ambiente in tutte le fasi del ciclo produttivo. È con questo ideale e con questo proposito che nel corso degli anni si sono riuniti produttori, lavoratori e personalità di spicco della moda, seguiti da scrittori, imprenditori, politici, brand e negozi che hanno deciso di aderire a questa battaglia.
La missione di Fashion Revolution è semplice: trasformare radicalmente l’industria della moda da un punto di vista etico con l’impegno di chi ama questo mondo e desidera cambiarlo per chi produce, acquista e consuma quei capi di vestiario dei quali troppo spesso non ci preoccupiamo di conoscere la storia.
È così che Marina Spadafora, coordinatrice del Fashion Revolution Day in Italia, definisce l’obiettivo di un movimento che negli ultimi anni ha visto l’adesione di migliaia di persone e di nomi come Elio Fiorucci, Bernardo Bertolucci, Noah Stewart, Saturnino Celani, Domiziana Giordano, Giampiero Judica e Jordan Stone.
Registi, musicisti, attori, lavoratori impegnati nel mondo della moda e semplici appassionati uniti in una lotta rivoluzionaria al grido di “Chi ha fatto i miei vestiti?”
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