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Davide Raccuia ci racconta il suo progetto di tesi in Textile and Fashion design

THESIS PROJECTS

Progetto di tesi in Textile and Fashion design: progettare una collezione e una sfilata di moda

Come nasce una collezione di moda e quali sono le strategie di comunicazione più efficace per realizzare una sfilata di successo?

Davide Raccuia, studente del corso IAAD. in Textile and Fashion design ci racconta la sua esperienza in collaborazione con il brand Maatroom.

Come nasce una collezione di moda e quali sono le strategie di comunicazione più efficace per realizzare una sfilata di successo?

Davide Raccuia, studente del corso IAAD. in Textile and Fashion design ci racconta la sua esperienza in collaborazione con il brand Maatroom.

Leggi la trascrizione dell’intervista a Davide Raccuia

con il suo progetto di tesi in Textile and Fashion design

Ciao, mi chiamo Davide Raccuia e ho frequentato il corso di Textile and Fashion design.

Raccontaci il tuo progetto

Come progetto di tesi ho presentato una collezione con la relativa poi sfilata: ho curato sia la parte di progettazione dei capi che poi tutta la parte di comunicazione, quindi shooting, video e appunto l’organizzazione della sfilata.

Com’è nata l’idea, cosa ti ha ispirato?

Questo progetto è nato principalmente dalla mia voglia di mettermi alla prova.
Essendo comunque un progetto complesso e lungo da fare l’idea è nata principalmente dal tema che ho sviluppato anche durante il corso dei tre anni in IAAD., che sembra un po’ cupo ma che a me affascina molto, quello della della morte e di tutto ciò che ne concerne. Mi ha ispirato un po’ questa tematica sia a livello storico che a livello culturale che anche personale.

Con quale azienda hai collaborato?

Come azienda di tesi ho scelto Maatroom, che è un brand indipendente di Torino e l’ho scelto principalmente perché si avvicina molto al mio gusto estetico e mi piace molto sia l’etica con cui lavora la forma che presenta.

Quali difficoltà hai incontrato e come le hai superate?

Allora, indubbiamente le difficoltà più grandi sono state la mancanza di manodopera, tra virgolette, nel senso che essendo da solo la maggior parte dei capi sono stati prodotti da me e poi anche tutta la parte di organizzazione è stata abbastanza complicata. Le notti insonne hanno aiutato il completamento di questa tesi.

Come sei stato supportato da IAAD.?

Sono stato aiutato principalmente dalla mia relatrice interna, Giuseppina di Paola, che mi ha aiutato e supportato in tutta la fase progettuale di realizzazione poi nell’intera sfilata, ma anche dalla mia relatrice esterna, Giulia Soldano: entrambe non mi hanno mai impedito nulla e sono sempre venute incontro a quelle che erano le mie idee progettuali.

Cosa hai provato quando hai visto la tua idea prendere forma?

Quando ho visto che la mia collezione ha preso forma a primo impatto sono stato felicissimo, ovviamente: felice di tutto il lavoro che avevo fatto ma anche felice di aver trasformato un po’ tutti i mesi di lavoro in realtà, ma la fase un po’ più importante è stata sicuramente la parte finale, ovvero la realizzazione di tutta la sfilata, perché lì si andava a concludere un po’ tutto il progetto e tutto un percorso di mesi, e lì è stato pura gioia.
Come se dei piccoli me viaggiassero sopra altre persone!

Cosa rappresenta questo progetto per te e per la tua carriera?

Questo progetto per me rappresenta un po’ quelli che sono stati forse gli ultimi cinque anni della mia vita e racchiusi in un progetto. Tramite questa collezione sono riuscito a far continuare a vivere persone o oggetti.
Cosa rappresenta per il mio futuro? Spero possa rappresentare un inizio per quello che voglio fare.

Quale consiglio daresti a chi ancora deve affrontare questo percorso?

Consiglierei sicuramente di divertirsi e rubare tutto quello che si può rubare (non a livello fisico) ma a livello di conoscenza, anche ai propri compagni, qualsiasi cosa: consiglio anche di tenere conto di tutti i gusti di ogni singola persona.

Perché hai scelto IAAD.?

Ho scelto IAAD. per la varietà delle offerte formative che presenta ma anche un po’ per l’ambiente che mi sembrava un ambiente molto familiare piccolo e così si è dimostrato.

Perché il corso in Textile & Fashion design?

Ho scelto il corso di Textile principalmente per i miei interessi ma anche per rivalutare un po’ quello che è stato il mio percorso di studi precedente, non considerando i capi solo come degli oggetti ma come qualcosa che potesse trasmettere emozioni o parti di sé.

La tua definizione di successo?

Allora, per me avere successo sarebbe indubbiamente vedere persone in giro per strada con indosso i miei capi.

IAAD. in una parola

Se dovessi scegliere un termine per descrivere IAAD. sarebbe sicuramente familiare.

Come immagini il tuo futuro professionale?

Spero che il mio futuro professionale possa permettermi di viaggiare molto e di conoscere persone stimolanti, e sicuramente poter fare quello che voglio fare, ovvero disegnare capi.
Insomma, per concludere consiglierei a tutti quelli che stanno finendo o comunque facendo un percorso di studi di qualsiasi natura, ma in particolare in IAAD., di divertirsi e di fare quello che realmente si vuole fare non guardando troppo alla difficoltà.

E niente, vi saluto e vi ringrazio e magari ci si vede la prossima!


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