THESIS PROJECTS
Per più di cento anni abbiamo vissuto in un’era di perfezione meccanica, in cui più la tecnologia avanza,meno spazio c’è per gli umani nell’equazione. Oggi tutti hanno sentito un brivido alla schiena per la rapida crescita e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, un avversario con il quale non si può giocare alla“selezione naturale”.
Proprio qui entra in gioco 2E-Second Existence il progetto di tesi individuale di Transportation design di Pablo Saucedo Gancedo realizzato in collaborazione con Chris Bangle Associates. Un progetto che ha l’intenzione di “ridisegnare” il design non solo per il bene della sostenibilità, ma anche per rendere il design umano e quindi salvare l’umanità mantenendo le persone rilevanti.
Per più di cento anni abbiamo vissuto in un’era di perfezione meccanica, in cui più la tecnologia avanza,meno spazio c’è per gli umani nell’equazione. Oggi tutti hanno sentito un brivido alla schiena per la rapida crescita e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, un avversario con il quale non si può giocare alla“selezione naturale”.
Proprio qui entra in gioco 2E-Second Existence il progetto di tesi individuale di Transportation design di Pablo Saucedo Gancedo realizzato in collaborazione con Chris Bangle Associates. Un progetto che ha l’intenzione di “ridisegnare” il design non solo per il bene della sostenibilità, ma anche per rendere il design umano e quindi salvare l’umanità mantenendo le persone rilevanti.
con il suo progetto di tesi in Transportation design
Ciao, sono Pablo Saucedo Gancedo e ho frequentato il corso di Transportation design allo IAAD.
Il mio progetto l’ho fatto con Chris Bangle Associates.
L’idea dietro al mio progetto di tesi è stata un’idea molto ambiziosa, che era non solo sviluppare una ricerca di stile, ma Chris, il mio relatore esterno Chris Bangle, mi ha dato questo task molto impegnativo di ridisegnare, ripensare il design, che non è stata una cosa semplice: quindi il mio obiettivo era questionare se questo è corretto, se questo è il migliore per noi, gli umani, quindi, e iniziare a pensare cosa dentro il design, cosa dobbiamo cambiare per fare un design che vada in vantaggio degli umani e non contro.
Il rapporto che ha avuto con lui e il suo studio è stato un rapporto molto ok, ovviamente professionale ma anche molto casuale, nel senso che tutti non mi mettevano pressione: è incredibile perché tutti sono dei creativi pazzeschi, quindi hanno apportato tanto per questo progetto e sempre mi hanno supportato, non mi hanno lasciato arrendermi, perché è stato un progetto veramente impegnativo, tanto creativamente come fisicamente.
Da IAAD. sono stato supportato da parte del mio relatore interno, che è Davide Tealdi, che è il mio professore di fiducia, e lui è stato sempre presente per aiutarmi a continuare con questo progetto.
La cosa più bella che ho fatto è un po’ un cliché, ma io direi che sono le amicizie che ho fatto, nel senso che ancora mi manca un po’ questo circolo sociale che c’era allo IAAD.
Tutti questi amici che sono rimasti indietro perché ancora studiano là è quello che porto con me nel futuro, avanti.
Adios ragazzi: vi voglio bene!
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