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Design the impossible: design and utopia to reread reality

Team Leader: Enrico Tarò

NEWS!

Data:
19-24 febbraio 2024

Luogo
IAAD. Torino

Le criticità sociali, ambientali ed economiche del presente evidenziano uno dei maggiori confini da permeare, da erodere: quello che limita e contiene la transizione verso una società equa e sostenibile. Per oltrepassare tale linea è necessaria una svolta radicale nelle prassi organizzative e gestionali a livello globale.
Il workshop è un training camp per l’immaginazione programmatica e progettuale, spazio e tempo per interrogarsi sul ruolo del design e dei/delle designers nella definizione e nella risoluzione delle criticità di sistema che minacciano il futuro globale. A partire dall’analisi collettiva dei fenomeni produttivi e di consumo, sarà possibile immaginare direzioni da seguire per oltrepassarne i limiti. La discussione collettiva avrà uno spazio di rilievo nella settimana di workshop, volendo portare i e le partecipanti lungo un percorso di riflessione e scambio.
Saranno inclusi stimoli e strumenti appartenenti al design ecologico e sociale, alla sociologia, alla filosofia, all’economia, alla ricerca, alla creatività ed al commoning. La settimana di programmazione e lavoro si pone di restituire come output uno o più report immaginativi, nella forma di scenari utopici e futuribili riguardo alle dinamiche di produzione e consumo a livello societario, frutto dell’elaborazione di contenuti e dinamiche incontrate lungo il percorso. I report potrebbero assumere, idealmente, la forma di un prodotto stampato composto da contenuti testuali e visuali.

Enrico Tarò

Designer, operatore culturale e ricercatore indipendente interessato, in particolare, allo sviluppo di nuove forme di collettività e di partecipazione attraverso linguaggi artistici e culturali.
Formatosi presso il Politecnico di Torino e la Libera Università di Bolzano, sviluppa la propria pratica in ambito associativo, socioculturale e territoriale, costruendo connessioni e confronto tra tali ambiti d’azione ed una pluralità di linguaggi creativi. Dal 2018, con Amphibia e Sandwich si occupa di organizzazione e produzione di appuntamenti musicali legati alla ricerca sonora e grafica contemporanea.
Dal 2021 prende parte allo sviluppo di Habitat (habitattt.it), insediamento cult(r)urale e laboratorio collettivo permanente che abbraccia e sviluppa pratiche di vita (e di publishing), dentro ed oltre la dimensione locale. Basato sugli Appennini di Tredozio (FC), il progetto si pone di questionare la produzione culturale nelle aree interne, rurali e marginali d’Italia, nonché di offrire uno spazio attrezzato per periodi di creazione artistica Nel 2023, insieme agli altri membri di Habitat, co-progetta e produce il festival itinerante e diffuso “Habitare: nuove prospettive cult(r)urali”, strumento di rigenerazione culturale e indagine di condizioni, limiti e sogni per la vita nelle aree interne. Si occupa, altresì, di laboratori educativi e pedagogici a partire dalla dimensione sonora, radiofonica e grafica.

Nell’ambito delle proprie pratiche ha collaborato con: MoreArt (New York), Terraforma (Milano), SPRINT – Independent Publishers and Artists’ Book Salon (Milano), Museion (Bolzano), By Design or by Disaster (Bolzano), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Accademia di Belle Arti “G. Carrara” (Bergamo), Ptwschool (Milano), Pagal Records (Delhi), Torino Fringe Festival (Torino), VisAVis (Copenhagen), Friends Make Books (Torino), Print Club (Torino), Slow Food – Cheese Bra (CN), DistrettoA (Faenza), MEI (Faenza).